Sono stanca. Molto stanca. Ma molto soddisfatta.
Lo scorso week end sono stata con i
miei colleghi/compagni di Master a Basilea per la fiera dell’arte Art Basel.
La foto è volutamente sfuocata |
Partenza ore 7 del venerdì e dopo un viaggetto di 5 ore
passato tra chiacchere e sonno, approdiamo in questo mega spazio espositivo in
cui miriadi di opere d’arte sono lì per essere comprate.
La visita parte dalle installazioni, che sono poi le
opere d’arte di grandi dimensioni:video, neon, tappeti con sopra cani, piccoli
uccellini sparsi, 100 polaroid e altro…ogni senso viene catturato e rapito.
Noi siamo un po’ cotti ma resistiamo.
A metà pomeriggio ci spostiamo nell’altro padiglione dove
centinaia di stand tutti in fila uno dopo l’altro espongono dipinti e qualche
scultura.
Ci sono cartellini con nomi come Picasso, Mirò, Warhol,
Penone, Giacometti, Pollock……
Centinaia di milioni di euro messi lì, che aspettano di
essere acquistati.
In verità la maggior parte sono già stati acquistati perché
la fiera apre ai V.I.P lunedì con una pre – view e martedì si possono già
effettuare le prime vendite.
Finito il nostro giro di interviste di gallerie con la
tutor che ci fa da guida turistica ci trasciniamo stanchi e frastornati al
pullman e andiamo verso la Francia…
In mezz’ora siamo in una piccola cittadina carinissima
chiamata Mulhouse dove ci accoglie un hotel, un letto ed una desideratissima
doccia.
Alle 21.00 appuntamento fuori l’albergo per andare tutti
insieme a mangiare ma come si poteva immaginare il gruppone si divide in due ed
ognuno cerca la soluzione migliore per mettere qualcosa sotto i denti.
La serata passa piacevolmente tra una birra e molte
chiacchere quasi che l’ora tarda non ci ricordi che ci siamo alzati presto e che
siamo stanchi ma appena tornati in hotel il sonno ci rapisce…
Mattinata iniziata con una mega colazione…quanto amo le
crepes e le petitdejuner continentale!!!
Arrivati a Basilea ci accoglie un caldo micidiale ma per
fortuna dentro alla “Fair” c’è un po’ più fresco…
Inizio il mio giro di interviste per il report che dovrò
scrivere….sarò sincera, dopo aver intervistato in inglese 4 galleristi che a
stento mi hanno degnata di una risposta mi sono seduta sulle scale fuori la
fiera e mi sono messa a piangere.
Credo fosse solo tanta tensione accumulata per questa
gita che si stava sfogando con le lacrime perché poi alla fine non ero triste e
dopo 15 minuti ridevo con alcune compagne.
E’ che come al solito io sono un’emotiva del cavolo e
tutta questa “gita” l’ho vissuta come qualcosa di estremamente importante;
intanto c’era il compito da svolgere, parlare in inglese con altre persone,
scegliere l’argomento, fare un buon lavoro….
Inoltre si doveva stare tutti insieme e ci conosciamo
davvero poco!
Insomma io l’ho proprio presa come se avessi 8 anni e
fosse la mia prima gita scolastica, tant’è che giovedì sera avevo le farfalle
nello stomaco!
Le ultime ore a Basilea sono state piacevoli: in giro per
vedere Art Parcour abbiamo anche intravisto un piccolo pezzo della città.
Il viaggio di ritorno ha rivisto la divisione dei due
gruppi…ecco quella è stata l’unica pecca.
D’altra parte è evidente come alcuni di noi parlino una
lingua completamente diversa, fatta di sorrisi, di argomenti, di atteggiamenti
e di toni diversi. E poi non si può andare tutti d’accordo.
Tuttavia la maleducazione è una cosa che non sopporto e
non sopporto chi prende in giro il prossimo suo.
Il ritorno è stata una piacevole scoperta di alcune
persone come E. e A. e delle dinamiche incomprensibili di G. e
fortunatamente pieno di risate.
E' rimasta solo la domenica per riposarsi...ma ne è valsa davvero la pena!
A parte lo sfogo (piangere fa un sacco bene alle volte ) mi sembra che sia andata bene! E no, non si può piacere a tutti...... Come a noi non piacciono tutti del resto.
RispondiEliminaSicuramente una bellissima esperienza!
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