L'altro giorno ho aperto il dizionario ed ho cercao il Il significato di abituarsi e di adattarsi.
Abituare: far prendere l'abitudine, assuefarsi a qualcosa o qualcuno
Adattarsi: rendere atto ad uno scopo, ad un uso particolare.
In queste ultime settimane ho pensato diverse volte a questi due verbi poichè, essendo sorda da un orecchio causa otite, ho dovuto abituarmici e adattarmi a questa mia condizione.
Tutto il mio corpo si è impegnato a comprendere meglio le parole che veniveno pronunciate, ho iniziato a guardare i movimenti delle labbra di chi mi stava parlando o ad immaginarmi il senso della frase nel contesto ed ho imparato a dire scusi e prego quando non capivo.
Ho cercato di non impazzire e quindi di adattarmi se il rumore intorno a me diventava assordante ed io mi sentivo completamente isolata dal resto del mondo, di svegliarmi senza andare in panico e ricordarmi che non ci sento per cui è normale sentirsi come in una bolla.
Da un adattamento credo quindi di averci fatto l'abitudine.
Abitudine è anche una canzone di uno dei miei gruppi preferiti.
La canzone suona più o meno così all'inizio "abitudine fra noi è un soggetto da evitare" e parla di una coppia in crisi e che si sta lasciando.
Molto spesso si usa un sinonimo di questa parola che è routine quando si vuole dire cosa porta le coppie al fallimento.
E' vero? La routine è così dannosa?
Leggendo i significati che ho cercato sul dizionario, non è più pericoloso adattarsi che abituarsi alla persona che si ha accanto? Forse se ci si adatta si cambia per far piacere all'altro e quindi si diventa un po' meno noi stessi?
Oppure nell'abituarsi c'è questa assuefazione ( che mi fa venire in mente però droghe o medicine) per cui non si distingue più tra la scelta consapevole e l'andare avanti un po' trascinati?
Non sono in grado di darmi una risposta; forse ho avuto troppe storie in cui l'amore se n'era andato non per abitudine ma perchè non eravamo fatti l'uno per l'altra.
Voi cosa ne pensate?
Per il mio modo di pensare non è la routine a logorare un rapporto. È il dimenticarsi di avere una identità propria, dare tutto per scontato, farsi travolgere dalla corrente, non curarsi più di se stessi. E l'altro lo vede, non fa nulla o fa la stessa cosa. Ci si trascina e poi finisce tutto.
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