domenica 19 agosto 2012

Abituarsi o adattarsi?

L'altro giorno ho aperto il dizionario ed ho cercao il Il significato di abituarsi e di adattarsi.
Abituare: far prendere l'abitudine, assuefarsi a qualcosa o qualcuno
Adattarsi: rendere atto ad uno scopo, ad un uso particolare.
In queste ultime settimane ho pensato diverse volte a questi due verbi poichè, essendo sorda da un orecchio causa otite, ho dovuto abituarmici e adattarmi a questa mia condizione.
Tutto il  mio corpo si è impegnato a comprendere meglio le parole che veniveno pronunciate, ho iniziato a guardare i movimenti delle labbra di chi mi stava parlando o ad immaginarmi il senso della frase nel contesto ed ho imparato a dire scusi e prego quando non capivo.
Ho cercato di non impazzire e quindi di adattarmi se il rumore intorno a me diventava assordante ed io mi sentivo completamente isolata dal resto del mondo, di svegliarmi senza andare in panico e ricordarmi che non ci sento per cui è normale sentirsi come in una bolla.
Da un adattamento credo quindi di averci fatto l'abitudine.

Abitudine è anche una canzone di uno dei miei gruppi preferiti.
La canzone suona più o meno così all'inizio "abitudine fra noi è un soggetto da evitare" e parla di una coppia in crisi e che si sta lasciando.
Molto spesso si usa un sinonimo di questa parola che è routine quando si vuole dire cosa porta le coppie al fallimento.
E' vero? La routine è così dannosa?
Leggendo i significati che ho cercato sul dizionario, non è più pericoloso adattarsi che abituarsi alla persona che si ha accanto? Forse se ci si adatta si cambia per far piacere all'altro e quindi si diventa un po' meno noi stessi?
Oppure nell'abituarsi c'è questa assuefazione ( che mi fa venire in mente però droghe o medicine) per cui non si distingue più tra la scelta consapevole e l'andare avanti un po' trascinati?
Non sono in grado di darmi una risposta; forse ho avuto troppe storie in cui l'amore se n'era andato non per abitudine ma perchè non eravamo fatti l'uno per l'altra.
Voi cosa ne pensate?




1 commento:

  1. Per il mio modo di pensare non è la routine a logorare un rapporto. È il dimenticarsi di avere una identità propria, dare tutto per scontato, farsi travolgere dalla corrente, non curarsi più di se stessi. E l'altro lo vede, non fa nulla o fa la stessa cosa. Ci si trascina e poi finisce tutto.

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