giovedì 28 marzo 2013

Ma non era Pasqua con chi vuoi?


Oggi sono parecchio inca....
Mi ero immaginata una Pasqua io e A. a Milano soli soletti; tre giorni di coccole, letto, buon vino e buon cibo per rispettare il detto Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi.
Invece c'è stato, il detestabile ma inmancabile cambio di programma dell'ultimo momento ( questo è quel che mi è stato detto).
Invece che portare su i suoi genitori dai parenti sono i parenti a scendere.
E qui scatta l'idea di A. per salvare capra e cavoli, cioè fare il bravo fidanzato e il bravo figliolo.
L'idea di A. era di venire su venerdì, tornare giù domenica e pranzare con il parentado poi ritornare su in modo che io potessi stare a Milano senza muovermi e riposarmi di più.
Dico, ma che razza di idea è???
Intanto è una questione di sbattimento, uno sogna tre giorni di ferie per starsene tranquillo e poi li passa in macchina a farsi 150 km per 4 volte?!?
Seconda cosa, capisco che io non bramassi dalla voglia di fare Pasqua con i parenti, ma farmi stare da sola il giorno di Pasqua mi fa un po' tristezza, considerando il fatto inoltre che a questo punto staremmo da soli io, mia mamma che non si può muovere e mio padre.
In ultimo è più il tempo dei saluti che quello passato insieme.
La mia soluzione? Mandare a cagare i parenti e starcene io e lui.
Quello che accadrà? Che andrò giù io così sto pure un po' con i MIEI di parenti.


P.s. Ah, dimenticavo, in tutto questo non gli è nemmeno sfiorata l'idea che magari sarebbe il caso di presentarmi ai parenti, non sia mai!
Come mi girano....

martedì 19 marzo 2013

Devo smetterla...

di mangiare come un porco in ufficio
di pensare che sono senza soldi e poi uscire lo stesso
ma soprattutto di chiedermi continuamente se mi assumeranno o no.
Basta!!!!

sabato 16 marzo 2013

Cara amica...

Circa n mese una delle mie più care amiche ha avuto un ritardo di 10 giorni finito poi con quello che si definisce aborto pre impianto.
Non credo si possa scrivere nè descrivere tutto ciò che il suo corpo e la sua mente ha sentito, provato e vissuto in quei 10 giorni.
Appena il test è stato positivo mi ha chiamata.
All'idea di diventare mamma subito non ha fatto i salti di gioia e questa cosa, lo so, le pesa ancora ora.
La prima sensazione che ha avuto è stata paura.
La sua paura però non era data dal fatto di non avere un compagno con cui crescerlo, nè di non avere i soldi con cui crescerlo, no, tutto ruotava intorno al fatto che aveva appena intrapreso la sua " carriera lavorativa" ma nulla di certo.
Aveva anche lei iniziato uno stage da poco, come me.
Era confusa, triste e forte allo stesso tempo.
Si ripeteva che aveva l'età giusta per essere madre e il compagno giusto per avere una famiglia ma che quello era il momento sbagliato, forse.
Mi sono ritrovata quindi a riflettere sulla sua situazione ritrovandoci dentro i tanti discorsi che si vedono sui giornali o si sentono alla Tv quando si parla di giovani e futuro.
La mia amica è una giovane donna che si è ritrovata ad avere paura di essere madre perchè non ha un lavoro e che potrebbe rinunciare ad esserlo nel nome, non di una carriera ma di una semplice opportunità che poi, forse, si trasformerà in un lavoro.
Ho toccato con mano l'amarezza dei nostri tempi, e proprio l'8 marzo, giorno in cui tutti festeggiavano con mazzi di mimose le donne, ho pensato a lei e a quanto questa esperienza sarà stata dolorosa per lei.



giovedì 14 marzo 2013

In ufficio

Questo mio stage mi sta facendo vivere l'esperienza di cosa voglia dire lavorare in un ufficio con altre persone.
In totale in ufficio siamo cinque, e siamo tante secondo me.
Telefonare se qualcuna parla già diventa complicato.
Ci sono dei momenti di totale cazzeggio, soprattutto a fine giornata, che sono divertentissimi ed essendo tutte donne si fanno quei discorsi demenziali tipici del sesso femminile.
Devo dire che mi trovo bene con loro fino ad adesso.
Questi ultimi giornate però non passano mai....c'è poco da fare e mi annoio.
La noia io la odio ed ho scoperto di odiarla ancora di più se sono in ufficio mentre altra gente lavora.
Se non ho nulla da fare mi prende un torpore strano ed un senso di insoddisfazione totale.
I rimedi soliti sono:
cazzeggio sul web
fare la spesa sul web
farsi un caffè
andare a fumare una sigaretta
guardare con aria da ebete fuori dalla finestra

Spero dunque che la situazione si sblocchi perchè un'altra settimana così non la posso reggere!

martedì 12 marzo 2013

Quel che resta del giorno


Quel che resta del giorno a volte è solo l'incertezza del futuro.
A volte è la voglia di essere abbracciati, di urlare, di una zuppa calda o di un frutto succoso.
Altre volte è un mal di testa latente che ti ricorda che stare troppe ore davanti al pc al lavoro fa male.
Ora che manca un'ora alla fine di questa giornata e che avrei da andare in un posto per lavoro e quindi tornare più tardi del previsto a casa ho la sensazione che manchi qualcosa alla fine delle mie giornate.
Forse è perchè non “torno da nessuno” visto che nessuno mi aspetta casa o forse davvero nella mia vita manca qualcosa.

giovedì 7 marzo 2013

Che giornata di m...a!
Al lavoro il meglio del meglio...scrivere un report che viene corretto da 4 persone diverse per cui ti ritorvi con le correzioni delle correzioni delle correzioni delle correzioni....
Spero sia andato tutto bene...ma sto già sclerando...

lunedì 4 marzo 2013

Roommates

Sono arrivati i nuovi coinquilini in casa a Milano.
Quindi al completo siamo io, Rechel ( una ragazza francese che studia moda, Eleonora che ha iniziato pure lei uno stage e Tommaso che invece è alla ricerca di uno stage.
Sono tutti molto simpatici ed ora la casa è allegra e viva, così alla sera non mi sentirò più così sola.
Ieri sera, quando a tavola si faceva conoscenza e si parlava del più e del meno, si è arrivati ai puri dati anagrafici e quando è stato il turno degli anni di nascita mi sono sentita Matusalemme: i miei tre coinquilini infatti sono nati tutti dopo il 1990!!!
So che è una stupidaggine ma per me è stato come sentirmi la vecchia della casa ( e anche un po' fallita).
Non ho nostalgia dei miei 22 anni, anzi!, mi vanno benissimo i miei quasi 29 ma tra me e loro c'è davvero tutto un altro mondo e modo di vivere...
A parte questo spero che tra noi ci sia una serena e, perchè no, vivace convivenza che aiuterà nei momenti di noia o incazzatura o altro e renderà più veloci e felici questi ormai 5 mesi.
Al lavoro tutto tranquillo per il momento.
Mi sono fatta un po' di conti e spero di risparmiare il più possibile nonostante qui costi tutto tantissimo!
Mamma ha fatto la visita e le hanno detto che dovrà tenere il tutore altri 35 giorni e lei preferisce stare a casa per il momento e non tornare da nonna; questo vorrà dire che dovrò tornare a casa nei week end almeno per un po'.

venerdì 1 marzo 2013

Povera mamma!

Primo quarto d'ora di tempo libero per scrivere...
Settimana allucinante pure questa.
Da dove partiamo? Dal fatto che la brutta notizia si è auto sistemata da sola e domenica, con un sorriso ebete a letto con A., gongolavo della mia vita che tutto sommato stava andando alla grande.
Non l'avessi mai fatto! Me la sono proprio tirata!
Sì perchè mia madre nel preciso momento in cui gongolavo è caduta e si è fratturata una spalla.
Quindi domenica elettorale passata al pronto soccorso.
Se l'è cavata con 3/4 fialette di Toradol da portare a casa, tutore da tenere almeno 30 giorni e un'altra visita da fare questo lunedì.
Ovviamente io dovevo tornare a Milano per cui mi si è spezzato il cuore doverla lasciare a casa(mia perchè la sua con 6 piani di scale da fare non poteva proprio andare bene per la sua degenza).
Ho cercato di organizzarmi con A., mio padre e altre amiche di mia madre perchè in questa settimana fosse un minimo accudita.
Ovviamente mio padre non è stato di nessun aiuto.
Stasera riparto e torno da lei, per cui tutti i miei buoni propositi di godermi e vivermi Milano con A. sono rimandati.
Idem per il regalo e compleanno di A. ma giuro che questo week end un regalo glielo compro!
Per il resto lo stage è tosto perchè lavoro un sacco ma imparo tantissimo. E mi sento figa.
Non nel senso di stra figa = bella da paura, ma nel senso che telefonare a tutti i musei del mondo e parlare con quelli che ci lavorano per organizzare una mostra mi fa sentire parte attiva del mondo che lavora. 
E poi mi fa viaggiare con la testa, parlo con giapponesi, americani, tedeschi, francesi, polacchi, serbi, danesi e "pratico" il mio inglese che male non fa!

Buon week end a tutti!( e spero che il mio sia rilassante)

P.S. Un giorno poi racconterò di quella "brutta notizia".