mercoledì 30 maggio 2012

Pensiero

Questi giorni di forte dolore x il terremoto penso che vada detto poco se non nulla.
Perdere un familiare o la propria casa il posto in cui si lavora la chiesa dove si prega è qualcosa che x fortuna non conosco. Le scosse le ho sentite però.
In quei pochi secondi in cui tutto trema veniamo proiettati in una dimensione il cui io conta poco e la natura la fa da padrona. Chi crede probabilmente lo chiamerà la volontà di Dio.
Ora si susseguiranno una serie infinite di domande: cosa si poteva fare? Cosa non è stato fatto adeguatamente? Di chi sono le responsabilitò ? Etc.
Poi c'è un' unica grande domanda: Perchè?
Io sono una fanatica dei perchè. Non credo si possa dare una risposta, o almeno non una che possa soddisfare tutti noi. Il movimento delle placche probabilmente lascerebbe perplessi i credenti e la volontà  di dio gli atei e i geologi. Ciò che io credo è che ora c'è da fare e gli italiani al di là  delle istituzione in queste occasioni si dimostrano uniti e volenterosi. Ne ho avuto prova quando la mia città stata devastata da un altro evento naturale.
Quindi forza rimbocchiamoci le maniche!

1 commento:

  1. Speriamo che lo Stato mantenga le sue promesse. Noi nel nostro piccolo ci siamo

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